Questo piatto ci porta indietro nel tempo. La fame negli anni passati faceva apprezzare anche un tozzo di pane soltanto e forse per questo certi piatti, certi sapori sono rimasti impressi, precisi con tutte le loro caratteristiche.
La cucina Toscana è semplice e fatta di sapori straordinari creati dall’ingegno della povera gente, dei contadini che utilizzavano alimenti poco costosi per la preparazione dei propri piatti.
Il baccalà era il cibo dei poveri ed i contadini quando lo compravano lo nascondevano, lo mettevano nelle loro sporte perchè se ne vergognavano.
"Oggi nessuno vuole più il pollo dell'aia, tutti cercano il baccalà".
Preparare un pranzo per la battitura, la vendemmia o per le festività voleva significare stare in compagnia e amare le cose buone, mantenendo uno stile popolare. In alcune occasioni, come la vendemmia e la quaresima, il baccalà (ovvero merluzzo essiccato e messo a mollo in acqua continua) era uno dei piatti simbolo che le massaie contadine preparavano con cura.
Il baccalà era poco costoso ... a quei tempi costava meno della carne.